SCHEDE DI ACLISTI BRESCIANI ILLUSTRI

ANGELO GITTI

(Inzino 10.11.1908 – Brescia 21.2.1971)

 

Fu vicepresidente dal 1947 al 1949

membro di presidenza fino al 1950

Fu consigliere provinciale dal 1947 al 1961

Fu consigliere nazionale del Movimento dal 1948 al 1955

 

Orfano in giovane età con tre fratelli minori, si impiegò come operaio in un'industria  metalmeccanica, divenendone poi capo reparto.   Fin dalla fanciullezza partecipò attivamente all'Azione Cattolica. Fu aspirante nel circolo Pax di Inzino e nel 1925, con il cugino Comino Gitti e con Pietro Poli, fondava il gruppo esploratori cattolici della sua parrocchia, che fu subito preso di mira dal fascismo locale. Nel  1926 l’accoglienza trionfale del  gruppo, di ritorno da un campeggio al Maniva, provocava le ire dei gerarchi che arrestavano il giovane capo sotto accusa di manifestazione sovversiva. Nel novembre dello stesso anno le sedi degli esploratori di Inzino e Gardone vennero distrutte dalle squadre fasciste e Gitti venne di nuovo arrestato. Liberato per intervento di uno zio, continuò nell’apostolato con ferma volontà ed entusiasmo,  dedicandosi all'attività oratoriana, all'Azione Cattolica, alla filodrammatica, alle attività sportive. Dopo aver frequentato i corsi per propagandisti di AC organizzati da rnons. G.B. Bosio a Carcina, divenne esponente di primo piano dell'AC parrocchiale, di plaga e della diocesi. Presidente del gruppo degli Uomini di AC di Gardone, fu attivissimo propagandista di zona e dirigente diocesano. Antifascista convinto, promosse numerose iniziative di formazione civile e sociale specie nei paesi della Valtrompia e fu tra gli organizzatori dei "raggi" di AC nelle fabbriche. Per tale attività fu sorvegliato, denunciato e proposto al confino. Durante la Resistenza fu tra i più attivi membri del CLN a Gardone e in Valle e del movimento clandestino, specie come esponente delle Fiamme Verdi e della Guardia Popolare Gardonese. Dopo la Liberazione partecipò attivamente alla diffusione della DC in Valle e del partito fu per molti anni membro del comitato provinciale e dell'esecutivo. Eletto nelle prime elezioni amministrative consigliere comunale di Gardone, tenne tale carica in parecchie tornate amministrative. Dirigente provinciale delle ACLI dalla fondazione, nel 1947 venne eletto consigliere nazionale e come tale riconfermato in successivi congressi. Dedicatosi soprattutto all'organizzazione sindacale, nel 1947 successe all' avv. Bonardi come segretario della C.d.L. (Camera del Lavoro) per la corrente cristiana. Posizione di primo piano conservò poi nella CGIL e nella CISL, di cui fu segretario provinciale fino al 1962. Dal 1951 fino alla morte fu consigliere nazionale della CISL e per vari anni fece parte dell'esecutivo nazionale dell'organizzazione.

Ha fatto parte inoltre del Comitato Nazionale della Produttività; per molti anni è stato presidente del comitato provinciale INAM e dell'Azienda Autonoma di soggiorno e turismo di Bovegno. Dal 1962 fino alla morte è stato presidente nazionale dell'Istituto Addestramento Lavoratori. Per lunghi anni ha anche presieduto il Comitato nazionale per la difesa della caccia.

Eletto deputato al Parlamento nelle elezioni politiche del 1953 per la circoscrizione di Brescia-Bergamo nella lista della DC, è stato rieletto in tutte le successive legislature. Membro di varie commissioni parlamentari, è stato segretario della Commissione Lavoro e presidente della Commissione per le tariffe doganali. È morto a Brescia il 21 febbraio 1971.