Al via la Finanziaria del 2003 con aliquote e scaglioni rimodulati.

Dopo tante parole, finalmente, è arrivata la Finanziaria 2003 con dati stabiliti ed anche con l'inserimento del primo modulo del riordino fiscale che, ad onor del vero, è molto lontano dalle promesse fatte sia durante la campagna elettorale sia nel Ddl di riforma fiscale, laddove si parlava di interventi ben più elevati rispetto a quelli inseriti nella prossima Finanziaria. Non viene avviata la riduzione delle due aliquote(23 e 33%) ma viene attuata una rimodulazione delle aliquote e scaglioni di reddito in corso nell'anno 2002: con cifre significative per i percettori di redditi bassi che potranno beneficiare, in alcuni casi, nella misura massima di 500-550 euro all'anno.

C'è però da evidenziare che una delle novità introdotte riguarda la no-tax area, cioè le nuove detrazioni per carichi di lavoro che vengono trasformate in deduzioni dal reddito che varieranno in base al reddito complessivo; rimane, però, materia degli addetti ai lavori o dei tecnici di settore pensando all'altalena della nuova deduzione che, di semplice, non ha nulla.

Vediamo, ora, in sintesi, quali sono, agli effetti Irpef, le novità per il 2003:

*LA NO TAX-AREA.

A tutti i contribuenti viene "teoricamente" riconosciuta una deduzione fissa di 3.000mila euro, che va ad aumentare, in base alla tipologia dei redditi prodotti, altri 4.500 euro per i lavoratori dipendenti; 4mila per i pensionati; 1.500 per gli autonomi e per i titolari di redditi d'impresa.

Attenzione, però: questa deduzione non è fissa ma varia in base al reddito complessivo con un complesso meccanismo di calcolo così definito:

*Innanzitutto, la deduzione di 7.500 euro(3mila più 4.500) spettante ad un lavoratore dipendente potrà usufruirla per intero solo per chi ha redditi fino a 7.500 euro: ed è questa la non tax area vera e propria: sotto questo limite non si pagano imposte; per chi ha redditi superiori, invece, la deduzione si riduce progressivamente con l'aumento del reddito personale, fino ad "azzerarsi" a 33.500 euro.

APPLICAZIONE DEL MECCANISMO(Art. 2 della Finanziaria 2003):

*La deduzione compete per la parte corrispondente al rapporto tra l'ammontare di 26.000 euro, aumentato delle potenziali deduzioni spettanti in base alle regoli generali della no-tax area(3.000,7.000, 7.500, 4.500) e degli oneri deducibili e diminuito del reddito complessivo e del credito d'imposta sui dividendi e l'importo di 26.000 euro che porta ai seguenti risultati:

*se il risultato del quoziente è maggiore o uguale a 1 spetterà una deduzione integrale;

*se è minore o uguale a 0 la deduzione è esclusa;

*se è compreso fra 0 e 1 spetterà una deduzione a scalare in base ai primi quattro decimali.

Un esempio, per conoscere la deduzione effettivamente spettante ad un lavoratore dipendente con 16.000 euro di reddito complessivo nell'anno 2003, con oneri deducibili per 2.000 euro.

Sommando 26.000 euro, più 2.000 euro, più 7.500 euro(è lavoratore dipendente), dalla somma che ne deriva, 35.500 euro, va sottratto il reddito complessivo di 16.000 euro, per ottenere l'importo di 17.500 euro; il contribuente, a questo punto, deve dividere questo importo per 26.000 e si ottiene il quoziente di 0,6730 che rappresenta la quota parte di deduzione dal reddito: ha, quindi, diritto al 67,30% della deduzione teorica di 7.500 che è pari a 5.047,50 euro.

Pertanto, tale risultato rappresenta la percentuale di deduzione ammissibile per questo specifico contribuente.

ALIQUOTE E SCAGLIONI DI REDDITO RIMODULATI PER L'ANNO 2003.

*Avremo l'aliquota base del 23% per redditi fino a 15.000 euro;

*Scatterà l'aliquota del 29% oltre i 15.000 euro e fino a 29.000 euro;

*Sarà applicata l'aliquota del 31% per redditi oltre i 29.000 euro e fino a 32.000 euro;

*Oltre i 32.000 euro e fino a 70.000 euro verrà applicata l'aliquota del 39%;

*Con più di 70.000 euro scatterà l'aliquota del 45%.

Oneri deducibili e detraibili.

Nulla cambia per oneri deducibili e detraibili nonché per le detrazioni per carichi di famiglia che continueranno a spettare con le stesse regole in vigore quest'anno.

*CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA

Nella Finanziaria 2003 è stato disposto che con la nuova Irpef nessun contribuente pagherà di più: si tratta di una clausola di salvaguardia che qualora un contribuente dovesse trovarsi nella situazione di dover pagare nel 2003 un'imposta maggiore, potrà optare per la vecchia Irpef.

Ovviamente, in questo caso, nell'anno 2004, sarà necessario fare una doppia dichiarazione dei redditi per sapere se per il reddito personale 2003 ci sarà una riduzione.

*UN ECCEZIONE PER I REDDITI DI PENSIONE.

Nell'articolo 2, comma 5, punto 2, viene previsto che "Se alla formazione del reddito complessivo concorrono soltanto redditi di pensione non superiori a 7.500 euro, i redditi di terreni per un importo non superiore a 185,92 euro e quello dell'unità immobiliare adibita ad abitazione principale e delle relative pertinenze l'imposta non è dovuta: Se alle medesime condizioni previste nel periodo precedente i redditi di pensione sono superiori a 7.500 euro ma non a 7.800 euro, non è dovuta la parte d'imposta netta eventualmente eccedente la differenza tra il reddito complessivo e 7.500 euro".

UNA NUOVA DETRAZIONE D'IMPOSTA.

A sorpresa, è stata inserita nella Finanziaria 2003 una nuova detrazione d'imposta(che non è generalizzata) che spetta a dipendenti, pensionati e titolari di reddito d'impresa e se ne ha diritto solo se il reddito complessivo è superiore a determinati livelli: per i dipendenti, ad esempio, spetta solo, ma in cinque importi diversi, da 130 a 25 euro per i redditi compresi tra 27mila euro e 46.500 euro; per gli autonomi, con redditi tra 25.500 e 32.000 euro, 80 euro; per i pensionati, con redditi tra 27.000 e i 52.000 euro, con una cifra che varia, con sette importi, da 70 a 25 euro.

Regione Lombardia: agevolazioni per l'acquisto della prima casa.

Siamo ormai al terzo bando istituito dalla Regione Lombardia per agevolare l'accesso alla prima casa: si tratta di contributi messi a disposizione(quest'anno, 26 milioni di euro) con l'erogazione di finanziamenti per l'abbattimento del tasso di interesse nella misura massima del 2% sui mutui contratti dai beneficiari. Lo prevede la legge regionale 6 dicembre 1999, n. 23, riguardante le Politiche per la famiglia. Nei due precedenti bandi sono stati erogati contributi complessivamente a circa 10.000 famiglie.

Le agevolazioni sono concesse in via prioritaria alle giovani coppie, alle gestanti sole, al genitore sono con figli minori a carico, ai nuclei familiari con almeno tre figli ed anche con i seguenti requisiti indispensabili:

  • Non aver percepito un reddito superiore a 41.317,000 euro, con alcune detrazioni per figli a carico o in condizioni di disagio fisico;

  • Non essere proprietario di un altro alloggio adeguato;

  • non aver usufruito di altre agevolazioni per le medesime finalità;

  • Acquistare un alloggio non di lusso e con una superficie inferiore a mq. 95 calpestabili;

  • Contrarre matrimonio entro un anno o lo abbiano contratto da non più di un anno dalla data del provvedimento di indizione del bando; le giovani coppie non devono superare entrambi l'età di 35 anni.

  • Il bando resterà aperto dal 21 ottobre al 20 dicembre 2002, e le domande possono essere presentate agli uffici di Spazio Regione Lombardia, ai Comuni accreditati o anche utilizzando il sito Internet.

  • Il limite massimo del contributo è di 5.593 euro.

  • Per maggiori informazioni è possibile telefonando al numero 030/347299 di via Dalmazia, 92/94, Brescia.

Dal Comune di Brescia un aiuto alla fasce deboli della popolazione per la regolarizzazione delle badanti.

Per aiutare le famiglie con persone disabili o anziane non autosufficienti che regolarizzano, con la legge 189/02, lavoratori/lavoratrici(detti anche "badanti") con compiti di cura a domicilio, il Comune di Brescia, tramite l'Assessorato servizi sociali, ha istituito l'erogazione di una indennità una tantum a titolo di rimborso delle spese sostenute per la regolarizzazione…..

Scopo dell'iniziativa è di far emergere e valorizzare una risorsa sulla rete dei servizi che è determinante nel consentire una residua progettualità di vita indipendente alle persone in perdita di autonomia.

Vengono presi in considerazione, per valutare la situazione economica, la composizione del nucleo di riferimento che è previsto per l'assistenza domiciliare ed entro determinati limiti: è ottenere il "buono sociale", attraverso lo strumento Isee(Indicatore Situazione Economica Equivalente), non superando 1.214 euro mensili, con esclusione, però, di chi detiene un patrimonio(mobiliare ed immobiliare) superiore a 10.330 euro oltre al valore della propria casa di abitazione con le relative pertinenze.

Si tratta di una valutazione sociale reddituale e patrimoniale che diminuisce per chi paga l'affitto, per chi ha componenti del nucleo familiare con un'invalidità superiore al 66%, e, pertanto, è bene ed opportuno verificare attentamente se si rientra in tale diritto attraverso il meccanismo del calcolo agli effetti Isee(può essere fatto presso i Caf, oppure anche presso gli uffici dei Servizi Sociali del Comune).

Inoltre, è bene specificarlo, non rientrano nel calcolo Isee le rendite pensionistiche non soggette ad Irpef(indennità di accompagnamento, pensioni di invalidità civile, assegni e pensioni sociali, pensioni di guerra); alcuni esempi: marito e moglie, di cui uno con invalidità superiore al 66%, con un patrimonio mobiliare di 9.000 euro, con una casa di abitazione(con le relative pertinenze) del valore ai fini Ici di 78.000 euro e con un reddito di entrambi da pensione pari a 22.550 euro, hanno diritto al rimborso del buono "una tantum"; ed ancora, ha pure diritto un pensionato solo, con invalidità superiore al 66%, con propria casa d'abitazione e con una rendita pensionistica annua di 15.000 euro.

La presentazione delle domande va effettuata entro il 15 novembre 2002 negli uffici del settore Servizi Sociali del Comune, siti in Piazza Vittoria 5 dal lunedì al giovedì dalle 14 alle 16, portando con sé tutta la documentazione necessaria richiesta con l'aggiunta di una copia dei versamenti effettuati agli uffici